Ipotizziamo che lei sia un cliente MediData e che abbia un problema con la Rete MediData – come qualcosa che non funziona a dovere o che voglia maggiori informazioni su un determinato prodotto. Se prende in mano il telefono e seleziona il numero del servizio clienti ci sono buone probabilità che la sua chiamata venga risposta da Kai Bucher. Una cosa possiamo assicurarle sin d’ora: con lui è comunque in buone mani.

Kai fa parte del team MediData ormai da tre anni e mezzo. Ha assolto qui da noi la sua formazione, passando da tutti i reparti e alla fine ha ottenuto un posto a tempo pieno. Oggi evade gli ordini della clientela nel supporto, dove segue tra l’altro i resi e le nuove spedizioni dei Box e offre assistenza telefonica ai clienti per le loro richieste, problematiche o emergenze IT. Spesso e volentieri arrivano complessivamente una cinquantina di chiamate al giorno. Kai interagisce correntemente con i chiamanti in tedesco, inglese, francese e italiano. «Questa è esattamente la mia specialità: la comunicazione. Qualche volta la sfida sta proprio nel tranquillizzare le persone che chiamano con i battiti a 180, tanto da poter ragionare sulla soluzione al problema. Capisco che siano nervose quando qualcosa non funziona – e talvolta mi trovo a dire: cosa ci posso fare, ho solo risposto alla sua chiamata.» Qui Kai fa una breve pausa e poi aggiunge, giudiziosamente: «Ma quando si interagisce con rispetto reciproco, poi ci si riesce.» 

A proposito di relazioni – se si chiede a questo diciottenne sorprendentemente in gamba cosa percepisce come somma sfida, Kai risponde, dopo un attimo di riflessione: «La lingua, o per meglio dire: il mio uso del linguaggio. Con clienti e collaboratori parlo in maniera totalmente diversa rispetto ai miei colleghi. È un costante esercizio di equilibrio, in definitiva ci tengo a rappresentare MediData in modo sempre competente e ottimale, mettendola nella luce migliore. Per me è importante dare sempre il meglio, sia rispetto ai clienti che all’azienda. Quello che mi aiuta moltissimo: siamo un ottimo team. Inoltre tutte le questioni importanti della giornata vengono discusse nella riunione del mattino. Ne traggo grandi benefici. Sia per le lingue, che posso praticare quotidianamente, che per le tante conversazioni che mi trovo ad affrontare, che per le molte persone che conosco. In poche parole, il mio lavoro mi piace moltissimo.»

E questo si sente e si vede. In definitiva Kai svolge il suo lavoro nonostante gli allenamenti pesantissimi. Infatti, non è soltanto un talento della comunicazione, ma anche un aspirante calciatore professionista. Non per nulla in MediData mi chiamano «lo sportivo», dice con un sorriso. «Qui riesco a conciliare bene il lavoro e gli allenamenti – per questo sono molto riconoscente a MediData.» Oltre al lavoro Kai si allena infatti sei volte a settimana, se non di più, con la maglia di difensore centrale della squadra di Promotion League SC Cham. Sta perseguendo con grande determinazione il suo obiettivo futuro di giocare a calcio da professionista. Ora, se giocherà come gestisce il supporto, presto tutto il team MediData si troverà riunito a bordo campo a tifare entusiasticamente per la nazionale svizzera «Vai Kai!».