04.07.2023

Podio EDI dedicato alla nuova legge sulla protezione dei dati: c’è ancora molto da fare

Venerdì scorso, di fronte alla sala gremita del Consiglio cantonale di Lucerna, si è tenuto il Podio EDI organizzato dal fornitore di servizi IT MediData. Tra i vari aspetti, sei relatori del settore sanitario hanno analizzato lo stato attuale della legge sulla protezione dei dati rivista.

In apertura del Podio EDI la moderatrice Nicole Westenfelder ha rivolto questa domanda agli oltre 170 presenti che hanno riempito la sala del Consiglio cantonale di Lucerna: «Chi è entusiasta della nuova legge sulla protezione dei dati della Confederazione?» – nessuno ha alzato la mano. «E chi trova la nuova legge completamente inutile?» – anche stavolta nessuno. «Vediamo dunque che c’è ancora molto da fare», ha concluso Westenfelder.

La nuova legge sulla protezione dei dati del Consiglio federale entrerà in vigore il prossimo 1o settembre senza periodo di transizione. La legge assicura ai cittadini una migliore protezione per quanto riguarda la raccolta e l’utilizzo dei dati personali e, viceversa, prevede requisiti più stringenti per le aziende nei confronti dei propri collaboratori e clienti.

Restano però ancora molte domande aperte, in particolare proprio per quanto riguarda la digitalizzazione nel settore sanitario, in cui sono in gioco quasi esclusivamente dati personali sensibili. Il primo relatore del Podio EDI, Helmut Brandt, della società di sviluppo di tecnologie informatiche x-tention, ha sintetizzato così la situazione: «Ritengo, ad esempio, che ad oggi negli ospedali di Zurigo sia soddisfatto solo il 60% dei requisiti previsti dalla legge rivista.»

Il dialogo tra gli attori continua
Questo dato ha anche messo in evidenza quanto sia importante che possibilmente tutti gli operatori del settore sanitario e tutti gli operatori della digitalizzazione restino in contatto tra loro. Proprio per questo a fine giugno di ogni anno, il fornitore di servizi IT MediData con sede a Root riunisce tanti operatori del settore nel Podio EDI, l’appuntamento della durata di una giornata giunto quest’anno alla 15a edizione: il podio è una piattaforma di informazione e networking. Il fatto che la sala del Consiglio cantonale fosse così gremita è una dimostrazione di quanto questa piattaforma sia importante e apprezzata.

Reto Vogt, caporedattore della rivista online «Inside IT» ha analizzato, ad esempio, il drammatico caso di hackeraggio che ha colpito due anni fa il sito web lemievaccinazioni.ch. Vogt ha mostrato quanto sia importante promuovere sempre di più la consapevolezza in materia di digitalizzazione e dati sensibili tra gli addetti al trattamento dei dati.

Molte domande sono state espresse dal pubblico, in particolare dopo l’intervento dell’avvocato Roman Böhni. Quest’ultimo ha offerto ai presenti una panoramica della normativa, segnalando in particolare l’esistenza di un nuovo obbligo di notifica in caso di violazione della sicurezza dei dati. «In queste situazioni è importante reagire con onestà, rapidità, ma anche ragionevolezza», ha consigliato Böhni.

Un buon esempio di come potrebbe procedere la digitalizzazione del settore sanitario è stato presentato in conclusione al podio da Daniel Heller, presidente del consiglio di amministrazione dell’Ospedale cantonale Baden AG. Nel suo intervento ha spiegato come l’ospedale sia collegato in quanto grande azienda ad alcune piccole start-up, mettendo a loro disposizione una rete innovativa e sviluppando e attuando tutti insieme le idee elaborate.

Molte altre idee e proposte di soluzione sono state vivacemente discusse dai partecipanti nel foyer durante le pause e al termine degli interventi. Conclusione comune: c’è ancora molto da fare. Ma la legge è sulla buona strada per garantire maggiori diritti ai pazienti.

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